Venerdì, 28 marzo 2014, la comunità di Cicciano ha accolto la reliquia di San Pio nella Chiesa “Immacolata Concenzione”. Il frate cappuccino Padre Paolino Cilenti ha consegnato nelle mani del parroco del paese don Francesco Feola il quadro con il guanto. La reliquia è stata accolta dalla folla di fedeli con uno sventolio di fazzoletti bianchi e in processione è stata accompagnata nella Chiesa “San Pietro Apostolo”. Qui padre Paolino Cilenti ha celebrato la Santa Messa, ricordando poi la sua vita con San Pio e il direttore dell’associazione Amici di Padre Pio, Gianni Mozzillo, riallacciandosi ai ricordi lasciati dal Santo ha raccontato, con dovuta eleganza, aneddoti della vita di San Pio. La serata si è conclusa con il brano “ Faro di Luce” del cantante Gino e con la Via Crucis con i testi di San Pio.
Sabato i bambini dell’oratorio hanno potuto vedere da vicino il guanto di lana che San Pio utilizzava per coprire le stigmate. Durante la giornata c’è stata la proiezione del filmato: “Padre Pio, l’uomo che conobbe il patire” e lo spettacolo canoro con la partecipazione del maestro Espedito De Marino.
Domenica dopo la celebrazione della Messa, c’è stata una cerimonia di commiato, la folla di fedeli ha salutato la reliquia con lo sventolio di fazzoletti bianchi, poi dalla Chiesa “San Pietro Apostolo” si è svolta una fiaccolata che ha accompagnato il quadro con la reliquia fino a Piazzetta Troisi; dove il parroco come ultimo saluto della reliquia ha benedetto i fedeli.
Questi tre giorni sono stati organizzati dall’associazione Amici di Padre Pio, dall’Acli, dalla Seidokan di Cicciano e dalle parrocchie cittadine con la partecipazione dell’associazione Fede Cultura Gioventù. Sono stati giorni colmi di preghiera e di riflessioni che hanno portato alla riscoperta del cammino cristiano che ognuno di noi dovrebbe intraprendere.
Come diceva lo stesso Padre Pio: “La preghiera è l’effusione del nostro cuore. Se la preghiera è fatta bene commuove Gesù. La preghiera deve essere insistente perché l’insistenza denota fede. Il profumo della preghiera non andrà mai perduto”.
Giuseppina De Luca